Gli Usa prorogano il “Bioterrorism Act”

DOPO L’11 SETTEMBRE 2001 il Governo statunitense ha messo in cantiere un numero notevole di normative atte a prevenire eventuali atti terroristici diretti contro  la popolazione statunitense, una fra queste è la famosa “Legge contro il bioterrorismo” che avrà un forte impatto sul sistema del commercio internazionale diretto verso il mercato USA e di conseguenza trasformerà le relazioni commerciali tra gli USA e gli operatori stranieri, che dovranno attenersi alle norme nuove, certamente più rigide.“BIOTERRORISM ACT” 2002 – Il 12 ottobre 2003 è stata pubblicata la versione definitiva del “Health Security and Bioterrorism Preparedness and Response Act “ (meglio conosciuto come Bioterrorism Act), firmato dal presidente Bush nel giugno 2002 ed approvato dal Congresso  allo scopo di prevenire eventuali attacchi terroristici che potrebbero essere posti in essere attraverso contaminazioni di cibo e bevande destinati ad essere consumati negli USA.La legge in esame impone a tutte le imprese nazionali ed estere che producono, trattano, confezionano o detengono prodotti alimentari (dall’acqua in bottiglia ai dolci, dagli alcolici ai prodotti ittici etc., ma sono esclusi carne, uova, pollame, alimenti sottoposti invece al U.S. Department of Agriculture) destinati al consumo da parte di persone o anche animali negli Stati Uniti di registrarsi presso la FDA (ovvero la Food and Drug Administration) entro il 12 dicembre 2003. Le imprese che non provvederanno a compiere tutti gli adempimenti richiesti dalle autorità statunitensi entro la suddetta imminente data vedranno i loro prodotti bloccati al porto d’entrata negli Stati Uniti. In altri termini quanto detto significa che l’impresa straniera esportatrice dovrà sostenere i costi relativi allo spostamento e alla conservazione dei prodotti che, se deperibili (come i latticini ad esempio), rischieranno di andare perduti. Il regolamento si estende anche ai campioni spediti per posta e ai campioni portati direttamente da persone fisiche. LE NUOVE REGOLE – Le novità relative alla esportazione di prodotti agro-alimentari verso gli Stati Uniti introdotte dalla Bioterrorism Act sono diverse. La prima stabilisce che gli esportatori di prodotti alimentari informino la FDA dell’arrivo delle spedizioni ai porti statunitensi. L’obiettivo è quello di monitorare gli ingressi ed i percorsi delle merci in entrata nel mercato USA per consentire di individuare l’ipotetica fonte di contaminazione.Gli operatori commerciali quindi dovranno individuare da un lato la fonte da cui hanno ricevuto gli alimenti e dall’altro i nuovi acquirenti dei prodotti.La FDA dovrà ricevere una dichiarazione preliminare (Prior Notice of Imported Food Shipments) che informi l’autorità dell’arrivo in porto degli alimentari destinati al mercato USA. Tali comunicazioni dovranno essere inviate tramite internet e saranno confermate dal FDA, ( il sistema sarà attivato nel corso del mese di dicembre ) previa registrazione della propria azienda – e questa è la seconda novità di rilievo –  a cui verrà assegnato un proprio numero di registrazione. COME FARE A REGISTRARSI PRESSO IL FDA –E’ bene chiarire che devono essere registrati presso il FDA tutti gli stabilimenti alimentari (facilities) nazionali ed esteri, che svolgono attività di produzione, confezione ed imballaggio di prodotti alimentari. La procedura di registrazione può essere eseguita anche via internet in quanto lo scorso 16  ottobre  è stato attivato sul sito ufficiale della FDA www.fda.gov/furls un sistema di registrazione che consente con semplicità alla aziende interessate di essere inserite nell’elenco delle aziende del settore agro- alimentare che hanno relazioni commerciali con gli USA  – la registrazione online è effettuabile al seguente link www.access.fda.gov/oaa/ compilando il modulo (form) n.3537. IL RUOLO DEGLI AGENTI E DEGLI OPERATORI COMMERCIALI – La suddetta registrazione per le aziende straniere potrà essere fatta anche dall’agente o importatore americano. In questo ultimo caso si deve trattare di persona residente o avente attività commerciale in USA, il luogo dichiarato deve essere un posto dove l’agente o l’operatore è fisicamente presente, non può quindi essere  una segreteria telefonica o una casella postale. Può essere nominato solo un agente come rappresentante, ma l’azienda straniera può tranquillamente continuare ad avere più agenti e/o operatori per lo svolgimento della propria attività commerciale. L’agente o l’operatore USA fa da tramite tra la FDA e l’azienda straniera, per comunicazioni abituali che di emergenza. La FDA ritiene l’agente quale rappresentante dell’azienda registrata, di conseguenza è importante sapere che tutte le comunicazioni trasmesse dalla FDA all’agente sono considerate come trasmesse all’azienda registrata, che deve assicurarsi che l’agente faccia da tramite e non da barriera. L’ICE – Istituto per il commercio estero – ha predisposto una guida per facilitare la comprensione del modulo di registrazione che deve essere compilato ed inviato alla FDA. La suddetta traduzione non è ufficiale, ma può essere un valido supporto. Per effettuare la registrazione è necessario aprire un account e creare una password (quest’ultima deve contenere un minimo di 8 e massimo 32 caratteri, almeno una lettera minuscola, almeno una lettera maiuscola, almeno un carattere numerico, almeno un carattere non alfa-numerico (ad esempio @, %, & etc.). Il codice di identificazione che verrà assegnato all’azienda (il PIN) può essere condiviso permettendo l’accesso alla registrazione a più operatori che potranno validamente trasmettere comunicazioni alla FDA circa l’arrivo dei prodotti nei porti Statunitensi.

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